“Nel Lazio, dall’inizio della pandemia, migliaia di attività economiche sono entrate in crisi: dalle piccole aziende, alle realtà commerciali, ai ristoranti, alle palestre, alle attività aperte al pubblico.-si legge- Migliaia di luoghi che hanno dovuto chiudere per l’emergenza sanitaria e che forse non riapriranno mai più”.
La manifestazione intitolata “NON LASCIATE IL LAZIO ALLE MAFIE” è promossa da donne e uomini che hanno “gestito, monitorato e saputo offrire intrattenimento sano e legale ai cittadini che hanno potuto giocare in sicurezza nei luoghi dedicati, nelle ricevitorie, nelle sale presenti in ogni città”. Affermano le associazioni Lavoratori del gioco pubblico e dalle Donne in gioco: “Quella del 29 aprile sarà una manifestazione civica e pacifica, mirata a portare all’attenzione dei cittadini, delle istituzioni, delle associazioni antimafia, dei media quanto sta accadendo in questi mesi. Una manifestazione che lancerà un grido d’allarme perché le mafie, come dimostrano tutti i dati delle forze dell’ordine e degli istituti di ricerca, stanno già occupando ogni centimetro quadrato delle città laziali. Una protesta per chiedere subito un confronto immediato tra tutte le realtà istituzioni, regionali e comunali, associazioni di volontariato e civiche che si occupano di legalità, associazioni antimafia, antiracket e antiusura e forze dell’ordine per mettere in campo un piano di contrasto al gioco illegale.